Aggiornamento delle Attività 2023


Giornata mondiale sull’Autismo, aggiornato il sito dell'Osservatorio Nazionale con le attività previste dal fondo e la mappatura dei servizi. Al via anche la consultazione sulle raccomandazioni per progetti di vita basati sulle preferenze e sulla qualità di vita delle persone autistiche

In occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo che si celebra il 2 aprile, l’ISS ha aggiornato sul sito dell’ Osservatorio Nazionale Autismo con tutte le informazioni relative alle attività previste nel fondo autismo. La piattaforma dell’Osservatorio è anche il punto di accesso per il database di dati clinici per le 154 unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, le 28 unità di Terapia Intensiva Neonatale e gli oltre 500 pediatri afferenti al Network NIDA che, nell’ambito dei servizi pubblici, sono stati finanziati dal Ministero della Salute attraverso l’ISS, per l’implementazione del protocollo per il monitoraggio della popolazione generale e ad alto rischio di sviluppare disturbi dello spettro autistico. Ad oggi, il Network NIDA monitora le traiettorie evolutive di 998 fratellini di bambini con diagnosi di spettro autistico, 877 neonati prematuri e 302 piccoli per età gestazionale.

Al via la consultazione sulle raccomandazioni

"A partire dal 3 aprile – spiega Maria Luisa Scattoni, coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Autismo (OssNA) - sarà attiva la consultazione pubblica sulle raccomandazioni cliniche per le componenti prioritarie del progetto di vita della Linea Guida per la diagnosi e il trattamento degli adulti autistici. L’inclusione di questa tematica nelle Linee Guida è del tutto innovativa e ne testimonia la rilevanza per migliorare le condizioni e la qualità della vita delle persone, anche adulte, nello spettro autistico". Queste linee guida si aggiungono a quelle sulla diagnosi e sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita, attualmente in elaborazione.

Le Attività di Sfondo

“Nell’ultimo anno- chiarisce Maria Luisa Scattoni– l’ISS ha siglato accordi con le Regioni e le Provincie Autonome nell’ambito del Fondo Autismo per oltre 20 milioni di euro per implementare percorsi differenziati per la formulazione del piano individualizzato, e a seguire del progetto di vita, tenendo conto delle preferenze della persona e delle diverse necessità di supporto e considerando come misura di esito principale la qualità della vita della persona in tutte le sue dimensioni, non solo quella clinica.

In questa direzione vanno anche le iniziative formative che l’ISS ha promosso nella rete dei servizi sanitari e socio-sanitari del SSN. Solo nell’ultimo anno - prosegue Maria Luisa Scattoni - figurano i corsi dedicati alle strategie per implementare a livello nazionale il modello di accoglienza e assistenza medica ospedaliera DAMA (Modello DAMA - Disabled Advanced Medical Assistance) nelle Aziende Ospedaliere e quelle dirette ad aumentare le competenze specialistiche specifiche nei professionisti sanitari dei servizi pubblici sull’applied behavior analysis. Attraverso il fondo autismo, l’ISS ha garantito la formazione specialistica in analisi del comportamento ad oltre 400 professionisti della rete pubblica identificati direttamente dalle Aziende Sanitarie Locali/Provinciali ed ha reso da poco disponibile un ulteriore corso tematico sulle emergenze comportamentali per oltre 300 operatori attivi nei servizi. Oltre 500 educatori/insegnanti/professori hanno fruito dei moduli formativi a distanza sull’autismo presenti sulla piattaforma EDUISS, 46.000 operatori sanitari e assistenti sociali sono stati formati sull’innovativo strumento del budget di salute per la definizione di progetti di vita e di comunità con un approccio capacitante ed evolutivo in persone che presentano bisogni sociosanitari complessi, ed è tutt’ora in corso la formazione per l’implementazione di percorsi di supporto psicologico ai familiari.”

La mappatura dei servizi

Nella sezione Mappatura dei servizi è inoltre possibile visualizzare, in una grafica semplificata per il cittadino, la disponibilità dei centri clinici e socio-sanitari per l’autismo e gli altri disturbi del neurosviluppo in tutto il territorio nazionale. A marzo 2023, i centri censiti dalle Regioni nella piattaforma sono oltre 1200, di cui 649 (54%) al Nord, 259 (21%) al Centro e 294 (25%) al Sud e Isole. Relativamente all’utenza, 629 centri offrono prestazioni per l’età evolutiva e 517 per l’età adulta per un totale di 782.929 utenti, di cui 78.242 con diagnosi di autismo.

"Azioni strutturali e coordinate - aggiunge Maria Luisa Scattoni - che valorizzano tutte le risorse umane, professionali, tecnologiche ed economiche disponibili. Così possono essere descritte le molteplici iniziative che l’ISS ha promosso, su mandato del Ministero della Salute, per rafforzare la rete dei servizi pubblici, l’implementazione di modelli di accoglienza e assistenza medica ospedaliera specifici e la realizzazione di progetti di vita individualizzati e basati sulle preferenze delle persone nello spettro autistico e sui costrutti della qualità di vita"

Dati Aggiornati al 2023

A marzo 2023, i centri censiti nella mappa dei servizi sono n.1.202, di cui n.649 (54%) al Nord, n.259 (21%) al Centro e n.294 (25%) al Sud e Isole. La distribuzione dei Centri nelle Regioni e Province Autonome vede: n.43 in Abruzzo, n.2 in Basilicata, n.14 a Bolzano, n.8 in Calabria, n.59 in Campania, n.110 in Emilia-Romagna, n.26 in Friuli-Venezia Giulia, n.119 nel Lazio, n.41 in Liguria, n.293 in Lombardia, n.77 nelle Marche, n.40 in Piemonte, n.36 in Puglia, n.13 in Sardegna, n.133 in Sicilia, n.30 in Toscana, n.12 a Trento, n.33 in Umbria, n.5 in Valle d’Aosta e n.108 in Veneto.

Le informazioni disponibili nella mappa dei servizi indicano che n.550 servizi censiti opera nel Sistema Sanitario Nazionale (SSN), n.608 in regime privato contrattualizzato/convenzionato con il SSN e n.35 sono servizi socio-sanitari integrati.

Relativamente all’utenza, n.629 centri offrono prestazioni per l’età evolutiva e n.517 per l’età adulta. La maggioranza dei centri censiti per l’età evolutiva eroga servizi sia di diagnosi che di riabilitazione/presa in carico (56%); i rimanenti centri solo per la diagnosi (4%) o solo per la presa in carico (40%). La maggioranza dei centri censiti per l’età adulta eroga servizi di riabilitazione/presa in carico (73%), il 23% eroga servizi sia di diagnosi che di riabilitazione/presa in carico; i rimanenti centri solo per la diagnosi (4%). Inoltre, la mappa informatica permette inoltre ai centri di indicare l’entità dell’utenza che afferisce ai loro servizi e, ad oggi, i centri hanno indicato un totale di 782.929 utenti, di cui 78.242 con diagnosi di autismo.

Relativamente alla tipologia, i centri censiti nella mappa dei servizi si identificano come:

  • Servizi di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (NPIA) (n.295);
  • Servizi di riabilitazione per l'età evolutiva - privati contrattualizzati/convenzionati con il SSN (n.254);
  • Servizi sono dedicati a persone adulte con disabilità (n.260);
  • Dipartimenti di Salute Mentale/Unità Operativa di Psichiatria (n.87);
  • Servizi di riabilitazione per l'età adulta - privati contrattualizzati/convenzionati con il SSN (n.64);
  • Servizi psicologici (n.8).

Sono più di 16.400 i professionisti, strutturati e non strutturati (con esclusione delle forme volontarie), che operano nei servizi per le attività cliniche inerenti ai disturbi dello spettro autistico. Nei centri dell’età evolutiva, i professionisti identificati sono logopedisti (19%), psicologi (16%), terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (15%), educatori professionali (12%), neuropsichiatri infantili (11%), fisioterapisti (7%), assistenti sociali (4,2%), infermieri (4%), terapisti della riabilitazione psichiatrica (1,5 %), fisiatri (0,8%), neurologi (0,7%), psichiatri (0,3%) e pediatri (0,3%). Il restante 8% circa include altre professioni. Nei centri dell’età adulta, i professionisti identificati sono educatori professionali (25%), infermieri (11%), psicologi (7,5%), psichiatri (4,5 %), fisioterapisti (3,5%), assistenti sociali (3,5%), logopedisti (1,5%), neurologi (1,2%), terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (1%), neuropsichiatri infantili (0,8%), terapisti della riabilitazione psichiatrica (1%), fisiatri (1%), e pediatri (0,2%). Il restante 28% circa include altre professioni.

Un sottogruppo di servizi censiti nella piattaforma ha fornito dettagli sui protocolli e sulle procedure adottate per la diagnosi e la valutazione del disturbo dello spettro autistico. Gli strumenti standardizzati per la valutazione diagnostica e funzionale vengono utilizzati nell’82% dei servizi dell’età evolutiva e nel 48% dei servizi dell’età adulta; i protocolli di accertamento diagnostico e funzionale prevedono esami di laboratorio e/o strumentali nel 39% dei servizi per l’età evolutiva e nel 10% dei servizi per l’età adulta.

Sono state concluse le analisi preliminari sui dati della farmacosorveglianza attivata dall'ISS in collaborazione con Istituto Mario Negri. Le attività hanno previsto la predisposizione di una scheda di raccolta e di modello di analisi della prescrizione di farmaci prescritti a carico del Sistema Sanitario Regionale nelle persone con esenzione per autismo, che hanno effettuato un ricovero ospedaliero con diagnosi di autismo, che hanno utilizzato i servizi specialistici per problemi riferibili all’autismo.

Il coordinamento scientifico ha selezionato un insieme di Centri clinici in alcune Regioni Italiane (Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Sardegna) e predisposto le attività di sorveglianza attraverso una piattaforma informatica specificatamente sviluppata. Tutti i professionisti coinvolti sono stati formati sulle modalità di utilizzo della piattaforma e le analisi sono state condotte in termini di prevalenza d'uso e quantità di farmaci prescritti (numero di prescrizioni e di confezioni) stratificati per fascia d'età, categoria terapeutica e principio attivo.

Regioni campione Centri clinici di eccellenza: UONPIA, DSM, policlinici Universitari/IRCCS
Piemonte ASL CN1, ASL TO2
Lombardia Azienda Ospedaliera San Paolo, Un. Stat. Milano
Emilia Roma AUSL Bologna, ASL Piacenza
Umbria ASL Umbria 2
Abruzzo Centro di riferimento Regione Abruzzo
Lazio ASL RM1
Campania ASL Salerno
Sardegna ASL di Cagliari

 

Regioni campione attivate per la Sorveglianza Farmacologica Autismo

I risultati preliminari hanno incluso oltre 7000 soggetti (1.950 ASD e 5.827 controlli di età compresa tra 1 e 17 anni) hanno permesso di caratterizzare il modello di prescrizione nelle persone con ASD con particolare riguardo al trattamento farmacologico del SNC. Il trattamento farmacologico deve essere considerato in un quadro più ampio e visto come una possibile componente di un insieme di interventi che include anche trattamenti non farmacologici. È in corso la predisposizione di un report dettagliato.

Tutte le Regioni e Provincie Autonome italiane hanno implementato il Network NIDA e il protocollo per il monitoraggio della popolazione pediatrica generale e della popolazione pediatrica considerata ad alto rischio di sviluppare Disturbi dello Spettro Autistico o altri Disturbi del Neurosviluppo (fratellini di bambini con diagnosi di ASD, neonati prematuri e piccoli per età gestazionale).

La rete NIDA conta oggi 154 unità di NPIA regionali e provinciali e 28 unità di terapie intensive neonatali (TIN). Attraverso la formazione dei professionisti e il consolidamento della rete territoriale, il Network NIDA ha implementato i protocolli di valutazione clinico-diagnostica e attualmente monitora le traiettorie di sviluppo di 2177 neonati e bambini ad alto rischio nei primi 3 anni di vita.

È stata realizzata ed è pienamente operativa la piattaforma tecnologica per la raccolta di dati complessi (socio-demografici, clinici, neurofisiologici, neurobiologici e di esposizione ambientale) da parte di tutti i referenti clinici individuati per ogni Regione e Provincia Autonoma. La piattaforma informatica, sviluppata in accordo agli standard di sicurezza informatici, permette una registrazione facilitata di dati clinici anonimizzati e il raccordo informatico formalizzato tra i servizi di neuropsichiatria e la pediatria di base.

I professionisti afferenti al Network NIDA hanno registrato nella piattaforma 998 fratellini di bambini con diagnosi di ASD, 877 neonati prematuri e 302 piccoli per età gestazionale. La presenza di atipie di sviluppo o diagnosi di disturbo del neurosviluppo sono state segnalate nel 19% dei fratellini di bambini con diagnosi di ASD, nel 12% dei neonati prematuri e nel 13% dei neonati piccoli per età gestazionale (percentuali calcolate sulla popolazione di età superiore ai 18 mesi). La diagnosi di Autismo è stata segnalata nel 7% dei fratellini di bambini con diagnosi di ASD e nel 2% dei neonati prematuri (percentuali calcolate sulla popolazione di età superiore ai 18 mesi).

In continuità con le iniziative di sorveglianza dei centri Pivot NIDA, sono attive le azioni operative per il monitoraggio delle traiettorie di sviluppo della popolazione pediatrica generale nell’ambito dei bilanci di salute pediatrici attraverso la compilazione delle schede di sorveglianza evolutiva. Oltre 1.530 pediatri sono stati invitati dai referenti delle Unità NIDA a collegarsi formalmente attraverso alla piattaforma. Ad oggi, i pediatri attivi hanno registrato oltre 3.500 schede neuroevolutive e segnalato ai centri Pivot NIDA 222 bambini che necessitavano di una valutazione specialistica multidisciplinare e approfondimento clinico-diagnostico.

Sorveglianza NIDA

In questa sezione vengono inseriti i dati relativi alla popolazione reclutata dai centri clinici/TIN che effettuano valutazioni attraverso il protocollo NIDA completo a partire dai 6 mesi di vita

Sorveglianza Neonatologia/TIN

In questa sezione vengono inseriti i dati relativi alla popolazione reclutata dalle neonatologie/TIN che effettuano valutazioni a partire dal primo mese di vita attraverso il protocollo NIDA ridotto

Sorveglianza Bilanci di Salute Pediatrici

In questa sezione vengono inseriti i dati di tutti i bambini sottoposti ai bilanci di salute pediatrici, inclusi i nati prematuri

Regione/Provincia Autonoma Centro Pivot Centri NPIA Neonatologie Pediatri
Abruzzo Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo - ASL01 Avezzano - Sulmona - L’Aquila 4 - 153
Basilicata Azienda Sanitaria Matera (ASM) - UOC NPI Matera 2 - -
Bolzano Ambulatorio specialistico per la salute psicosociale dell’età evolutiva - Bolzano 3 - -
Bolzano Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza - U.O.S. NPIA Territoriale 4 - 133
Campania Azienda Ospedale Universitaria Federico II - U.O.S.D. di Neuropsichiatria Infantile 8 6 13
Emilia-Romagna Centro Autismo AUSL - Reggio Emilia 3 3 -
Friuli Venezia-Giulia IRCCS "Burlo Garofolo" di Trieste - S.C. di Neuropsichiatria Infantile 5 - 125
Lazio Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Policlinico Umberto I - Roma 14 1 252
Liguria Istituto Giannina Gaslini - Genova 6 - 71
Lombardia IRCCS Istituto Eugenio Medea - Bosisio Parini 8 9 -
Marche Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord - UOC di Neuropsichiatria Infantile 10 1 25
Molise Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASReM) - SSD di NPI Campobasso 1 - 32
Piemonte ASL CN1 - Servizio di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo 14 4 59
Puglia ASL BARI - UOC di Neuropsichiatria Infantile Territoriale 5 1 -
Sardegna Azienda di Rilievo Nazionale ad Alta Specializzazione (ARNAS) “G. Brotzu” - Cagliari - - -
Sicilia Policlinico Messina - UOC NPIA 20 - 205
Toscana IRCCS Fondazione Stella Maris 14 1 59
Trento Centro di Riferimento Provinciale per i Disturbi dello Spettro Autistico - Unità di Neuropsichiatria - Trento 2 - 61
Umbria USL Umbria 1 - UOSD Neuropsichiatria e Psicologia Clinica dell’Età Evolutiva Distretto del Perugino 8 2 125
Valle D'Aosta AUSL Valle d’Aosta - SSD NPI 1 - 14
Veneto Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona 22 - 206

Attraverso il fondo Autismo, l’ISS ha reso disponibili attività formative per i professionisti della rete sanitaria, educativa e sociale in tema di diagnosi ed intervento nel campo del disturbo dello spettro autistico. Le attività formative sono state effettuate attraverso una rete integrata di collaborazione con gli esperti, le società scientifiche e le istituzioni più rappresentative del settore specifico.

Rete Sanitaria

  • 329 dirigenti medici psichiatri, neuropsichiatri infantili e psicologi identificati dalle Regioni e dipendenti del SSN hanno frequentato un Corso di Alta Formazione sull’analisi del comportamento applicata al disturbo dello spettro autistico. È già stata programmata la formazione per ulteriori 116 professionisti di area sanitaria;
  • 1900 pediatri/neonatologi hanno frequentato il corso FAD sul protocollo di sorveglianza del neurosviluppo nell’ambito dei bilanci di salute elaborato e promosso da ISS in collaborazione con le principali sigle sindacali e società scientifiche del mondo della pediatria, della neonatologia e della neuropsichiatria infantile;
  • 20 professionisti hanno effettuato una formazione specifica per implementare il modello di accoglienza e assistenza medica ospedaliera DAMA (Modello DAMA - Disabled Advanced Medical Assistance);
  • 25 professionisti hanno effettuato una formazione specifica con supervisione diretta sulla diagnosi delle co-occorrenze psicopatologiche nel disturbo dello spettro autistico a basso funzionamento e nella disabilità intellettiva e supervisione diretta;
  • 300 operatori del SSN hanno effettuato un corso di formazione a distanza sull’applied behavior analysis e modelli contestualistici nei servizi per persone adolescenti e adulte con disturbi del neurosviluppo;
  • 40 dirigenti medici o psicologi del SSN hanno effettuato un master specifico sulle emergenze comportamentali (Fondazione Sospiro Onlus);

Rete Educativa

Oltre 15000 educatori/insegnanti/professori hanno finora partecipato ai moduli formativi prodotti dall’ISS: FAD 1 (asili nido/scuole dell’infanzia), FAD 2 (scuola primaria), FAD 3 (scuola secondaria di I grado) e FAD 4 (scuola secondaria di II grado su inclusione scolastica e lavorativa), per un totale di 20 ore di formazione/corso.

Rete Sociale

20 professionisti delle ASL hanno effettuato i corsi per Master Trainers sul Caregiver Skills Training dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con il coinvolgimento di coppie di genitori con un bambino con disturbo dello spettro autistico nella fascia d’età 3-7 anni.

Sono stati inoltre organizzati due corsi residenziali per l’implementazione di percorsi di supporto psicologico ai familiari, anche per i fratelli, sia individuali, sia di gruppo (es auto-mutuo aiuto) e di informazione e promozione di percorsi temporanei di tregua/autonomia (es week-end o settimana di autonomia in strutture).

Sono stati programmati per il 2023 oltre 20 corsi residenziali e FAD.

Formazione Modalità Personale Professionisti Formati
Progetti di cura e di vita nella comunità: il Budget di Salute FAD Socio-Sanitario 46.009
Corso di alta formazione Analisi del comportamento applicata al Disturbo dello Spettro Autistico (4 Edizioni) Residenziale/Online Sanitario 445
Sorveglianza del neurosviluppo nell’ambito dei bilanci di salute pediatrici dei primi tre anni di vita: schede di valutazione e promozione FAD Sanitario 1.908
Il sostegno ai familiari delle persone con autismo: percorsi basati sulle prove di evidenza Online Sanitario 30
La Diagnosi delle co-occorrenze psicopatologiche nel disturbo dello spettro autistico a basso funzionamento e nella disabilità intellettiva Residenziale Sanitario 25
L'accoglienza e l'assistenza medica alla persona con disabilità in ospedale: il modello DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) per una rete nazionale Residenziale Sanitario 20
Corso di formazione a distanza sull’analisi del comportamento applicata e modelli contestualistici nei servizi sanitari e socio-sanitari del SSN FAD Sanitario e Socio-Sanitario 300
Corso per Master Trainers sul Caregiver Skills Training dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Online Sanitario 20
Disturbo dello spettro autistico: riconoscimento di segnali d'allarme e progettazione di attività inclusive nel nido e nella scuola dell’infanzia FAD Educativo 10.489
Disturbo dello spettro autistico: elementi per la progettazione di attività educative nella scuola primaria FAD Educativo 2.637
Disturbo dello spettro autistico: come favorire l’apprendimento e l’inclusione scolastica nella scuola secondaria di primo grado FAD Educativo 1.148
Disturbo dello spettro autistico e transizione all’età adulta: come costruire nella scuola secondaria di FAD Educativo 1.101

Le Persone con diagnosi di disturbo dello spettro autistico pongono ai sistemi socio-sanitari una “sfida complessa” e al tempo stesso necessaria.

Oltre l’impegno fondamentale ad articolare servizi in grado di rispondere a criteri di efficacia e appropriatezza di prestazioni e interventi sociali e sanitari, aspetto già di per sé irto di difficoltà, si pone con urgenza crescente la necessità di fare propria l’aspettativa delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie di essere accompagnate e sostenute nel miglioramento della propria qualità di vita (QdV), nella ricerca di una vita per quanto possibile ricca di opportunità, nella comunità e in ogni caso in una rete di relazioni e all’interno di istituzioni rispettose della dignità e dei diritti inalienabili della persona umana, in linea con quanto indicato dalla Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità (CRPD; NU, 2006) ratificata dallo Stato Italiano (Legge 3 marzo 2009, n. 18).

La stessa Intesa in Conferenza Unificata del 10 maggio 2018 sul documento recante “Aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi dello Spettro Autistico” prevede, all’articolo 7, che il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) sia in raccordo con il più ampio progetto individuale di vita che tenga in considerazione i livelli di gravità anche per determinare il livello di supporto necessario.

Considerata l’importanza di integrare, in una visione unitaria degli interventi incentrati sulla persona, la sperimentazione del Progetto di vita con il programma di cura, attraverso la progettazione condivisa dei servizi, è stata individuata una modalità di definizione e attuazione del progetto di vita della persona autistica basata sui costrutti di Quality of Life e sulle diverse necessità di supporto, livello di funzionamento adattivo ed eventuali disturbi associati, in tutte le fasce di età, anche avvalendosi di esperti del settore.

Sono state così così definite delle “Linee di indirizzo” finalizzate a supportare la preparazione di proposte progettuali per la sperimentazione di Percorsi differenziati per la formulazione del progetto di vita nelle persone con disturbo dello spettro autistico basato sui costrutti di "Quality of Life". Ogni Regione, attraverso centri regionali istituiti/designati a tale scopo e la rete dei servizi territoriali per la salute mentale, per le malattie rare e per la disabilità adulti, ha promosso lo sviluppo di percorsi differenziati (sulla base delle diverse necessità di supporto, livello di funzionamento adattivo ed eventuali disturbi associati) effettuando:

  • una accurata valutazione clinico-diagnostica anche per valutare la presenza di eventuali comorbilità genetiche, mediche e psichiatriche;
  • valutazione del profilo di funzionamento e del contesto secondo un approccio multidimensionale;
  • valutazione delle preferenze, della qualità di vita e dei bisogni di sostegno;
  • valutazione e pianificazione con finalità occupazionali, anche secondo quanto stabilito dalla Legge n.134/2015;
  • promozione di metodologie educative strettamente personalizzate per attivare la massima autonomia possibile e il miglioramento della qualità di vita per ogni individuo;
  • promozione di situazioni alloggiative che, nel tentativo di costruire una risposta articolata al bisogno abitativo, perseguano l’affermazione del concetto di “casa” intesa come “servizio” (Edilizia Residenziale Sociale) anche attraverso il ricorso alla figura del cosiddetto “gestore sociale” e la conseguente pianificazione di attività rivolte all’esterno dell’abitazione, verso la comunità di abitanti;
  • promozione dell’autonomia abitativa attraverso soluzioni abitative vocate all’impatto e all’inclusione sociale;
  • attivazione di progetti atti a preparare la persona con ASD (PcASD) al mondo del lavoro e sviluppo di contatti diretti col mondo del lavoro o allestimento di specifici contesti di lavoro idonei alle PcASD;
  • monitoraggio e verifica degli esiti: personali, funzionali e clinici.

Per la gestione delle criticità acute e più in generale della gestione delle problematiche, anche internistiche, della persona con autismo, le linee di indirizzo invitano ogni Regione/Provincia Autonoma ad attivare corsi di formazione specifici per gli operatori del SSN/SSR e dei servizi sociali e almeno un centro/servizio per:

  • il management delle emergenze comportamentali attraverso la promozione di programmi formativi e relativa sperimentazione per la gestione dei comportamenti-problema, in primis non farmacologica, sia per operatori (118, DEA, SPDC, CSM, scuola, etc.) che famigliari e, ove non presenti, l’implementazione di centri/servizi specifici di trattamento e ricovero (ordinario/day-hospital) di secondo o terzo livello, con strutture, processi e operatori adeguati ai bisogni delle PcASD con gravi comportamenti-problema, dove venga garantito il monitoraggio e la rivalutazione della terapia farmacologica post emergenza, con follow-up a intervalli di tempo predefiniti.
  • l’accoglienza e assistenza medica ospedaliera: implementazione e diffusione sul territorio nazionale di equipe interdisciplinari che progettino, curino e gestiscano percorsi di prevenzione, diagnosi e cura personalizzati relativi a patologie organiche, dedicati alla persona con disabilità, sull’esempio del modello organizzativo DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance). Tutte le Regioni hanno siglato gli accordi con ISS per il trasferimento dei fondi economici e per la realizzazione delle attività previste dalle linee di indirizzo.

Progetti di ricerca Regionali riguardanti la conoscenza del disturbo dello spettro autistico e le buone pratiche terapeutiche ed educative