Network Italiano dedicato ai disturbi dello spettro autistico: strategie per colmare le lacune presenti nel servizio sanitario nazionale

Il “Network Italiano dedicato ai disturbi dello spettro autistico: strategie per colmare le lacune presenti nel servizio sanitario nazionale” è un progetto di rete finanziato dal Ministero della Salute nel 2016. Il coordinamento delle attività è affidato all'Istituto Superiore di Sanità (dott.ssa Maria Luisa Scattoni).

Le 11 Unità Operative che ne fanno parte formano un'ampia rete di collaborazione estesa su tutto il territorio nazionale, tra cui centri clinici e enti di ricerca (IRCCS Fondazione Stella Maris; IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia; Università Campus Bio-Medico di Roma; Policlinico Universitario “G. Martino” di Messina; Centro Autismo e Sindrome di Asperger, Ospedale di Mondovì, ASLCN1; Centro Interdipartimentale Mente e Cervello, CIMeC, Università di Trento; Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile, Policlinico Umberto I; Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell'Università di Trento; Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile e Unità Operativa Complessa di Neonatologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona; Centro Eco.Bi).

I principali obiettivi di questo studio multicentrico sono l'identificazione di marcatori di rischio di disturbi del neurosviluppo e il monitoraggio delle traiettorie di sviluppo di popolazioni di bambini a basso e ad alto rischio (fratelli di bambini con ASD, neonati piccoli per età gestazionale o SGA e prematuri).

Il Network sta attivamente lavorando per la messa a punto di un protocollo multi-osservazionale per la valutazione dello sviluppo di neonati/bambini dalla nascita ai 36 mesi di vita, attraverso strumenti non invasivi e facili da utilizzare. L'applicazione di questo protocollo per individuare la presenza/assenza di alterazioni comportamentali e neurobiologiche consiste nell'analisi delle competenze vocali, motorie e sociali, in concomitanza con le analisi neurofisiologiche e neurobiologiche. La validazione e standardizzazione di un protocollo multi osservazionale costituirà un modello operativo per lo studio delle popolazioni a rischio che potrà essere esteso all'intero territorio nazionale e trasferito ad altri contesti di studio di popolazioni a rischio. Il riconoscimento precoce dei disturbi dello spettro autistico tramite il protocollo di valutazione e di sorveglianza del neurosviluppo avrà un impatto significativo sul Sistema Sanitario Nazionale.

L'equipe multidisciplinare (neurobiologi, neuropsichiatri infantili, psicologi, terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva e ingegneri biomedici) impiegata nel progetto, garantirà un intervento terapeutico individualizzato, riducendo così in modo significativo l'impatto del disturbo sullo sviluppo neurocomportamentale del bambino, sulla qualità della vita degli individui affetti, sul carico familiare e sul costo assistenziale per il Sistema Sanitario Nazionale.

Contatta il coordinatore scientifico del progetto (Dr.ssa Maria Luisa Scattoni) per ulteriori approfondimenti.

Attività scientifica

  1. Fulceri F, Gila L, Caruso A, Salvitti T, Bulgheroni M, Baccinelli W, Scattoni ML. An Innovative Semi-Automatic Software to Detect Early Motor Signatures in Autism Spectrum Disorder. International Society for Autism Research, Montreal 2019
  2. Purpura, G., Costanzo, V., Chericoni, N., Puopolo, M., Scattoni, M. L., Muratori, F., & Apicella, F. (2017). Bilateral Patterns of Repetitive Movements in 6- to 12-Month-Old Infants with Autism Spectrum Disorders. Frontiers in Psychology, 8, 1168.